Gestione e certificazione ambientale

L’APPROCCIO VOLONTARIO: GLI STRUMENTI DI GESTIONE E CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

L’Unione Europea da tempo affida alla certificazione ambientale un ruolo strategico nelle politiche di Sviluppo Sostenibile (SS); i più recenti documenti sottolineano la necessità di estenderne l’applicazione ai diversi livelli, secondo una linea che valorizza i percorsi volontari, ma soprattutto rinforza ed estende quelli obbligatori.

Gli strumenti volontari integrano quelli cogenti: infatti la certificazione ambientale volontaria può rappresentare un’opportunità efficace se fa leva sul mercato, indirizzando sempre più i produttori e i consumatori verso processi e prodotti più puliti.

Gli strumenti volontari di certificazione ambientale hanno cominciato a diffondersi a livello internazionale già a partire dagli anni ’70 sulla spinta delle prime avvisaglie della questione ambientale e della relativa sensibilizzazione della pubblica opinione, e sono stati oggetto di una crescita continua sia in termini di qualità che di quantità.

Sono state realizzate, infatti, moltissime iniziative sia a livello privato, principalmente attraverso i tradizionali canali di certificazione internazionale (ISO - International Organization for Standardization - ed enti di normazione nazionali), sia a livello pubblico, con iniziative dei singoli Stati nazionali e dell’Unione Europea.

In particolare sono state sviluppate parallelamente due tipologie di certificazione ambientale: una legata alle “organizzazioni” (soprattutto con la norma ISO 14001 ed il Regolamento Comunitario EMAS - Eco-Management and Audit Scheme) e una legata ai prodotti e servizi (secondo le norme della serie ISO 14020 distinte in etichette di tipo I, ad es. l’Ecolabel Europeo, di tipo II, le autodichiarazioni ambientali, di tipo III, la dichiarazione ambientale di prodotto - EPD).

Inoltre sono state istituite, su iniziativa di organizzazioni diverse, altre certificazioni ambientali o collegate all’ambiente come: le certificazioni etiche (SA8000), le etichette legate al turismo (Blue Flag, Green Key, ecc.), e altre.

L’elemento nuovo di questi strumenti risiede nei principi da cui traggono ispirazione, ovvero la condivisione di responsabilità nella gestione delle problematiche ambientali, l’approccio integrato nei confronti delle attività generanti impatti ed il coinvolgimento di diversi stakeholder per la creazione di meccanismi di mercato che colleghino eccellenza ambientale e vantaggio competitivo.

Attività e ricerche svolte dalla Unità tecnica "Tecnologie ambientali"

Collaborazioni nazionali ed internazionali

 

Referente: Roberto Luciani